martedì 6 dicembre 2011

Inferno (Divina Commedia)

L'Inferno è la prima delle tre cantiche di cui è composta la Divina Commedia. L'opera è formata da 3 cantiche, ciascuna per ogni regno dell'oltretomba, ed ogni cantica presenta 33 canti, ad eccezione dell'Inferno che ne ha 34, ed ogni canto, a sua volta, è suddiviso in terzine e la loro rima è incatenata.Secondo la concezione geografica dantesca, basata su varie fonti euro-mediterranee (di origine cristiana, ebraica e islamica), il mondo è diviso in due distinti emisferi: l'uno interamente formato dalle terre emerse e l'altro completamente coperto dalle acque. In base al sistema tolemaico, la Terra si trova al centro dell'universo ed il Sole e gli altri pianeti ruotano intorno ad essa. Quando, all'inizio dei tempi, Lucifero si ribellò a Dio, egli lo fece precipitare sulla Terra dal Paradiso che si trova in cielo oltre il sistema di rotazione geocentrico. Nel punto in cui cadde, il terreno presente, si ritrasse per il terrore del contatto con il demonio, creando così l'enorme cavità ad imbuto che forma l'Inferno. La porzione di terra ritratta, riemerse nell'emisfero coperto dalle acque e formò la Montagna del Purgatorio che si erge in mezzo all'immenso mare dell'emisfero opposto.Lucifero è quindi conficcato al centro della Terra, nel punto più lontano da Dio, immerso fino al busto nel lago sotterraneo Cocito, il quale è perennemente congelato a causa del vento freddo prodotto dal continuo movimento delle sue sei ali. Dal centro della Terra, a partire dai piedi di Lucifero, inizia un lungo corridoio – detto Burella – che conduce all'altro emisfero, direttamente alla Montagna del Purgatorio.L'Inferno è, dunque, una profonda struttura ad imbuto che raggiunge il centro della Terra. È composta da nove cerchi. Dante e Virgilio infatti percorrono il loro cammino girando lungo i cerchi che pian piano si spingono a spirale giù in profondità. Man mano che si scende, i cerchi si restringono; infatti minore è il numero dei peccatori puniti nei cerchi che via via sono più lontani dalla superficie. I cerchi più grandi si trovano più in alto perché più diffuso è il peccato che ivi è punito e maggiore è il numero dei peccatori condannati. Più si scende, più si è lontani da Dio e maggiore è la gravità del peccato.L'ordinamento delle pene, come dice Virgilio nel canto XI, è riferibile all'Etica Nicomachea di Aristotele rivista dalla teologia tomista medievale, e poggia sull'uso della ragione. La scelta delle pene segue la legge del contrappasso (che colpisce i peccatori attraverso una punizione che è in opposizione alla loro colpa o in analogia ad essa).Dopo l'ultima parte dell'Inferno si estende la burella, un corridoio lungo e stretto che attraversa le viscere dell'emisfero australe e arriva fino al Purgatorio.

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