martedì 22 novembre 2011

IL CONVIVIO

Il Convivio (1304-1307), dal latino convivium, ovvero "banchetto" (di sapienza), è la prima delle opere di Dante scritta subito dopo il forzato allontanamento di Firenze. È scritta in volgare per essere appunto capita da chi non ha avuto la possibilità in precedenza di studiare il latino. L'incipit del Convivio fa capire chiaramente che l'autore è un grande conoscitore e seguace di Aristotele; questi, infatti, viene citato con il termine "Lo Filosofo".Dante ritiene beati i pochi che possono partecipare alla mensa della scienza, dove si mangia il "pane degli angeli", e miseri coloro che si accontentano di mangiare il cibo delle pecore. Dante non siede alla mensa, ma è fuggito da coloro che mangiano il pastume e ha raccolto quello che cade dalla mensa degli eletti per crearne un altro banchetto. A questo convivio saranno invitati solo coloro che sono stati impediti da ragioni esterne, perché gli altri non avrebbero la capacità di capire. L'autore allestirà un banchetto e servirà una vivanda (i componimenti in versi) accompagnata dal pane (la prosa) necessario per assimilarne l'essenza.  Saranno invitati a sedersi solo coloro che erano stati impediti da cura familiare e civile, mentre i pigri sarebbero stati ai loro piedi per raccogliere le briciole.

martedì 15 novembre 2011

Le opere di Dante Alighieri

La Vita nuova è stata la prima opera di Dante Alighieri, un lavoro giovanile steso tra il 1292 e il 1293 che si compone di 35 poesie e 42 brani in prosa. Rappresenta quella parte del memoriale di Dante che segna l'inizio di un genere letterario: quello che espone la storia personale dell'autore e la raccontata in lingua volgare e senza l'intermediazione di un protagonista o di un narratore fittizio. Il titolo sta a significare la vita “rinnovata”, illuminata dall'amore.
Si tratta dunque della giovinezza, di quella parte della storia personale di Dante illuminata dall'amore per la meravigliosa Beatrice  e della rivelazione primordiale che quest'amore gli ha provocato nel fiore della sua adolescenza. Non ha ancora compiuto nove anni quand'egli scorge colei che amerà per l'eternità e che, a sua volta, non è che una bimba di otto anni. Occorre precisare subito che Dante non incontrerà Beatrice che due volte: una prima volta a nove anni e poi soltanto nove anni più tardi, nel mutismo più ostinato della fanciulla e con gli ostacoli invalicabili che si frappongono tra i due.
Non c'è mai alcun rapporto né dialogo tra loro. Unico scambio è «il saluto dolcissimo» che Beatrice invia a Dante quand'egli ha 18 anni e che gli provoca la visione dei «confini della beatitudine». In seguito a questo incontro Dante fa un sogno misterioso, descritto nei colori di un surrealismo.Deciso a nascondere il vero obiettivo del suo amore ai componenti della sua compagnia, Dante fa loro credere di di essere innamorato, in successione, di due fanciulle diverse, fino al giorno in cui Beatrice, ingannata lei stessa da questo imbroglio, gli rifiuta il saluto. Addolorato per la perdita di quell'unico gesto d'intimità, Dante decide di dedicarsi alla lode della gentilissima e inaugura con la prima canzone inclusa nella Vita nuova quel «dolce stil novo» ch'egli rivendicherà come punto di partenza della poesia lirica che distinguerà tutta la sua generazione. Rinuncia a conquistare la sua dama e apprende a considerare la passione che prova per lei come fine a se stessa. La sua poesia si consacra esclusivamente alla lode dell'essere amato.
La Vita nuova è quindi la prima composizione autobiografica moderna a operare un'astrazione dagli avvenimenti e dal pittoresco dell'azione per fornire semplicemente la storia esemplare di un amore: quello per Beatrice visto negli effetti provocati sulla coscienza di Dante.

Vita di Dante Alighieri

Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265 in una famiglia della piccola nobiltà fiorentina. Il suo primo e più importante maestro di arte e di vita è Brunetto Latini, che in questi anni ha una notevole influenza sulla vita politica e civile di Firenze. Dante cresce in un ambiente "cortese" e stringe amicizia con alcuni dei poeti più importanti della scuola stilnovistica: Guido Cavalcanti, Lapo Gianni e Cino da Pistoia. Ancora giovanissimo conosce Beatrice, a cui Dante è legato da un amore profondo e sublimato dalla spiritualità stilnovistica. Beatrice muore nel 1290. Dopo questa disgrazia Dante vive un momento di crisi. Dante, a partire dal 1295, entra attivamente e coscientemente nella vita politica della sua città. La sua carriera politica raggiunge l'apice nel 1300 quando Dante, guelfo di parte bianca, viene eletto priore: il poeta è un politico moderato, tuttavia convinto sostenitore dell'autonomia della città di Firenze, che deve essere libera dalle ingerenze del potere del Papa. L'anno successivo, il papa Bonifacio VIII decide di inviare a Firenze Carlo di Valois, fratello del re di Francia, con l'intenzione nascosta di eliminare i guelfi bianchi dalla scena politica. Il poeta non ritornerà mai più nella sua città natale, è condannato ingiustamente all'esilio.
Muore a Ravenna nel 1321.

giovedì 10 novembre 2011

Ciao a tutti, abbiamo creato questo blog per condividere insieme la vita e le opere di un famoso poeta: Dante Alighieri, che ha cambiato la poesia italiana in dolci versi per la donna amata!


"Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umilta' vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare."

(Dante Alighieri)

Il nome del sonetto è "Tanto gentile e tanto onesta pare", ma di riferimenti a beatrice nell'opera di dante c'è ne saranno molti altri che troverai nel nostro blog.